Erogazione in farmacia di servizi integrati con il Servizio Sanitario Regionale: il convegno dell'Urtofar si terrà il 3 aprile
La ricerca della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa sull'analisi dell'impatto economico-organizzativo per l'erogazione in farmacia di servizi integrati con il Servizio Sanitario Regionale, sarà presentata durante il convegno organizzato dall'U.R.TO.FAR (Unione Regionale Toscana Farmacisti Titolari) il 3 aprile presso il Palazzo Affari di Firenze.
Secondo i “ricercatori” della Scuola Superiore Sant’Anna che hanno collaborato allo studio, “oggi tutti parlano di farmacia come “interfaccia” – front office – indispensabile del Servizio Sanitario, adducendo argomenti inoppugnabili (l’allungamento della vita, l’incremento delle patologie croniche, la necessità / utilità di potenziare l’assistenza sanitaria domiciliare-territoriale, ecc.), ma soprattutto facendo leva su innegabili punti di forza: la professionalità del farmacista; la capillare e uniforme distribuzione delle farmacie sul territorio; il diffuso gradimento della figura del farmacista presso la generalità dei cittadini.
Si chiede, quindi, a questa professione e alle sue strutture di prenotare esami clinici, di distribuire ausili medici senza esborsi da parte del paziente, di collaborare alla informazione e alla educazione sanitaria, di erogare, in conclusione, ‘altri’ servizi tipo sanitario a favore del cittadino, fornendo un contributo qualificato e sostanziale alla realizzazione della missione istituzionale delle Ausl sul territorio.
Da tale nuovo scenario discendono alcuni interrogativi: il farmacista e l’azienda di cui questi è titolare sono in grado di fare fronte a questa domanda? L’organizzazione dell’azienda farmacia è adatta al nuovo ruolo? Quali sono i costi che le farmacie devono sostenere per la produzione di tali servizi? E, infine, quali le implicazioni economiche ed organizzative conseguenti alla erogazione di tutti i servizi sanitari integrati con il SSR che ad essa vengono delegati? La presente indagine cerca di dare una prima risposta a questi interrogativi attraverso l’elaborazione di informazioni raccolte presso un campione significativo di farmacie toscane con la somministrazione di un questionario strutturato e la realizzazione di interviste dirette.”